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GIOVEDI’ 17 DICEMBRE 2020 ALLE ORE 14.30 l’artista valdostano Gabriele Maquignaz pianterà la Piccozza della Libertà dei Popoli di Montagna davanti al Parlamento italiano nel corso di una vibrante ed intensa performance. Le recenti, indiscriminate chiusure degli impianti sciistici, delle strutture ricettive e dei locali pubblici della montagna rischiano di mettere in ginocchio definitivamente un settore trainante dell’economia italiana e Gabriele Maquignaz, per stigmatizzare questa situazione, ha forgiato la PICCOZZA DELLA LIBERTA’ DEI POPOLI DI MONTAGNA. 

Dopo aver superato per la prima volta nella storia le tre dimensioni dell’arte, operando contemporaneamente in questa dimensione terrena e nell’Altra dimensione attraverso l’apertura delle Porte per l’Aldilà, Gabriele Maquignaz, nato e cresciuto alle falde del Monte Cervino, dove vive e lavora, simbolo internazionale della montagna, della spiritualità e della libertà, presenterà a Roma, davanti alle sedi istituzionali del Governo, la sua denuncia appassionata e potente di artista e di uomo, che accomuna tutti gli operatori della montagna italiana in questo difficile periodo di Covid.

LA DICHIARAZIONE

“L’ho forgiata per mandare un messaggio forte verso il governo, che pare si sia un po’ dimenticato dei popoli della montagna. La Piccozza è un simbolo della montagna ed è legato a questa chiusura delle località alpine fino al 7 gennaio. La salute è prioritaria, ma bisognava trovare soluzioni di buon senso per permettere di lavorare in sicurezza”.

L’evento segue di alcuni mesi la recente pubblicazione del volume edito da Skira firmato da Philippe Daverio e Guido Folco, dedicato a Gabriele Maquignaz e alla sua prestigiosa carriera internazionale.

L’ARTISTA

 

Gabriele Maquignaz nasce ad Aosta nel 1972. Figlio d’arte, fin da bambino manifesta propensione e talento per la manualità creativa, che sfocerà durante la maturità in una necessità fisica e spirituale di esprimersi attraverso pittura, scultura, performances. Padre fondatore del Movimento Artistico Aldilà, l’artista, per la prima volta, nella storia dell’arte, ha superato i vincoli dello spazio-tempo con una performance mistica, spirituale e concettuale