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‘GIUSEPPE OLIVA: L’INFINITO NELL’ARTE’ – DAL 18 AL 30 GENNAIO 2025

Il Museo MIIT di Torino presenta la mostra personale ‘Giuseppe Oliva. L’infinito nell’arte’ dal 18 al 30 Gennaio, con inaugurazione sabato 18 Gennaio dalle ore 17.30.

La mostra del maestro Giuseppe Oliva sancisce una collaborazione ormai pluriennale con il Museo MIIT di Torino e con la rivista internazionale Italia Arte che ha visto le opere del maestro presentate in prestigiosi spazi istituzionali in Italia e all’estero tra musei, fondazioni, Istituti italiani di cultura. Per questo evento è stato quindi selezionato il meglio della produzione del maestro degli ultimi anni, tracciando un percorso intimo e suggestivo che declina perfettamente il sentire più profondo dell’artista sviluppato attraverso uno stile e una tecnica inconfondibili.

TESTO CRITICO

L’arte è arte autentica quando ne diveniamo parte anche noi. Può essere un ricordo, un’emozione suscitata da un colore, da un bagliore di luce, da un frammento di vita che diventa esistenza comune, consonanza di fremiti tra l’artista e lo spettatore. Siamo allora al cospetto del miracolo che la pittura, come pure la musica, la poesia e tutte le altre forme artistiche, riesce a creare: un’alchimia profondamente intensa e unica che diventa legame inscindibile tra immagine e pensiero, tra opera ed emozione. I lavori di Giuseppe Oliva ne sono l’emblema, perchè di fronte a questi mari, così diversi l’uno dall’altro, così unici nelle loro variazioni cromatiche e spirituali non si può fare a meno di ripercorrere, ognuno a modo suo, intense esperienze di vita. Ci si deve chiedere, a questo punto, quale debba essere il ruolo dell’artista nella società: se debba, come spesso si crede, esprimere solo se stesso, oppure intercettare il senso universale del proprio tempo, rimanendo fedele alla propria idea, senza cadere nella tentazione di diventare ‘alla moda’. Sono entrambi aspetti che fanno parte del vivere l’arte nella maniera più autentica e Giuseppe Oliva riesce nel difficile compito di raffigurare il sentimento comune dell’uomo e la sua particolare predisposizione al bello e all’armonia, adottando un alfabeto e un linguaggio estremamente personale e, al contempo, di immediata lettura. Questi orizzonti di libertà eludono qualsiasi confine culturale ed estetico, nei suoi dipinti non troviamo riferimenti specifici a luoghi, persone, idee, se non quel fondersi del cielo e del mare che permette ad ognuno di noi di raccontare e raccontarsi la propria esistenza, la propria storia, attraverso emozioni e memorie che non muoiono mai. L’infinito nell’arte di Giuseppe Oliva è proprio questo sentimento universale che tocca le corde più intime di ognuno di noi. Ammirando i suoi lavori il pubblico sente rinascere in se stesso emozioni profonde e condivise, personali e irripetibili. Come i grandi Impressionisti anche Giuseppe Oliva studia la luce, le variazioni cromatiche di ogni ora del giorno, di ogni variazione atmosferica, ma le indaga e interiorizza superando la pura rappresentazione realistica per consentire al colore e alla luce di rappresentare principalmente se stesso e la propria esperienza di vita. L’artista ottiene questi effetti con l’uso sapiente della spatola che trasforma il reale in emozione gestuale, con il movimento e il dinamismo delle trasparenze mai nette, attraverso la scomposizione e l’annullamento della forma a favore di una libera intuizione e raffigurazione spaziale. In questo procedere rapido delle pennellate sulla tela, in queste sovrapposizioni tonali e cromatiche il maestro ritrova anche il senso esperienziale ed emozionale della vita, quel sedimentarsi giorno dopo giorno di sensazioni, ricordi, memorie, esperienze che ci fanno riflettere sull’effimero, eppure così meraviglioso, senso della vita, del nostro cammino. Il filosofo tedesco Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel (1772-1829) era solito affermare che può essere artista solo colui che ha una intuizione dell’infinito. Giuseppe Oliva possiede tale intuizione nella propria anima, nel proprio sguardo e riesce a trasmetterla attraverso il colore, la luce, il segno dei suoi dipinti. Ciò che osserva con gli occhi del cuore è l’infinita gamma di emozioni che prova ogni volta al cospetto del suo mare di Sicilia e dell’infinita, inafferrabile profondità dell’orizzonte. Una linea, un confine che però nei suoi lavori scompare, indefinito, sciolto nell’alchimia della luce inondante lo spazio. Tale continuità tra terra, mare, cielo diventa metafora dell’unione tra Uomo e Dio e l’artista si nutre di questo panteismo trascendente. Nella pittura Giuseppe Oliva ritrova quindi la sua essenza, il guardarsi allo specchio per non scordare le origini e l’infanzia e quel gusto sapido di appartenenza ad una terra tanto amata. Per questo, le opere di Giuseppe Oliva ci narrano un infinito dell’anima e dello spirito, annullando i confini visivi tra materia e invisibile, tra mare e cielo, tra l’essere e il sogno.

Guido Folco

BIOGRAFIA

Siciliano di origine, Giuseppe Oliva nasce a Vittoria, in provincia di Ragusa, il 13 ottobre del 1949. All’età di undici anni si trasferisce a Trapani. Lì trascorre gli anni dell’adolescenza e della gioventù, durante i quali effettua i suoi primi esperimenti artistici. L’ambiente trapanese lascerà una traccia profonda nella sua futura opera. Nei paesaggi marini, in particolare e nei blu increspati delle sue acque, che saranno il leitmotiv di gran parte della sua produzione artistica. A ventisei anni approda a Varese, dove esercita diverse professioni: prima funzionario dell’Intendenza di Finanza, poi consulente in materia di manifestazioni e, infine, responsabile della divisione promozioni dell’Agenzia di pubblicità Slang Comunicazione di Milano. Nelle opere di Oliva il profondo sud del Mare Mediterraneo e l’alto nord delle colline varesine convivono, in un’infinita gamma di azzurri e di verdi. Anche se nelle sue tele prevale sempre il sapore salmastro della sua terra d’origine. La sua è una pittura scultorea: con spatolate nervose e generose stende generosamente colori corposi, corpulenti capaci di resuscitare pezzi di mare, di dar voce alle brezze marine, di restituire profumi di erbe ai boschi silenziosi e di muovere danze di nuvole. Ecco allora che lo sguardo si tuffa sulla superficie del quadro e lì si muove, attratto dalla moltiplicazione e dal magnetismo dei riflessi di un paesaggio vivo, cangiante, dalle infinite sfumature non solo cromatiche, ma anche energetiche. Nei suoi ultimi lavori i giochi di luce e i riverberi cangianti del paesaggio dialogano con un brulicare di emozioni, richiamando il perpetuo divenire del mare, della natura e della vita, di cui le tele di Oliva sono accenni chiaroscurali. Nei riflessi che illuminano una porzione di paesaggio, infatti, soggiorna sempre il pennello dell’artista, invitando i nostri occhi a trarre profondità dalla visione. Ha dichiarato che trae ispirazione dagli impressionisti, e infatti la sua è una pittura che respira en plei air le acque del mare e dei laghi, le nubi del cielo e le erbe della terra. Tre le mostre personali: due a Varese nel 2009 e nel 2012 e una a Trapani nel 2011. Nel 2012 ha partecipato alla Fiera Arte Padova, ospite della Milano Art Gallery e nel settembre del 2013 ha esposto a Padova presso la Galleria Civica.

“L’emozione più bella quando si dipinge è la gioia di rappresentare le proprie emozioni più profonde, le sensazioni della tua vita a cui ti senti maggiormente affezionato da cui difficilmente ci si può separare e che fanno e faranno sempre parte del tuo essere e della tua vita – racconta Giuseppe Oliva -. Il mare, gli azzurri, il celeste, il blu fanno parte del mio DNA, come informazioni cromatiche e sensazioni di momenti emozionali vissuti da siciliano, davanti allo specchio di un mare sempre cangiante minuto dopo minuto, fantastico esempio di un divenire, che ti proietta sempre e costantemente verso il futuro o la visione di un infinito, che ti dà il senso della libertà e l’assoluta mancanza di ogni tipo di vincolo o costrizione o il veleggiare delle nuvole, che ti danno il senso della vita che procede comunque pur consapevoli di andare incontro a qualche temporale”.

Museo MIIT Museo Internazionale Italia Arte                                      

“GIUSEPPE OLIVA. L’INFINITO NELL’ARTE” a cura di Guido Folco

INAUGURAZIONE: Sabato 18 Gennaio 2025 dalle ore 17.30

MUSEO MIIT – TORINO, CORSO CAIROLI 4

Dal 18 al 30 Gennaio 2025

Orario: da martedì a sabato 15.30-19.30. Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche

Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it

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